Quando è stata inventata lavatrice? Un quesito che spesso ci si domanda, dato il ruolo di questo elettrodomestico nella vita di tutti i giorni.
Infatti, tra le invenzioni che hanno contribuito a migliorare la qualità della vita familiare, la lavatrice è al primo posto.
Risparmiare del tempo per un’attività quotidiana come lavare il bucato e al contempo ottenere un risultato migliore dal punto di vista della pulizia e dell’igiene. Questi sono gli elementi che hanno permesso a questo elettrodomestico di essere considerato tra quelli più necessari.
In questo articolo andremo a scoprire la storia delle lavatrice e quali sono le ultime innovazioni in materia di risparmio energetico e di tutela dell’ambiente.
Quando è stata inventata la lavatrice: le origini
La prima idea di creare un sistema alternativo per lavare i panni sembra essere stata elaborata dall’inglese John Hoskins, nel 1677. Hoskins creò un rudimentale cestello in corda, in cui si collocavano i panni e che permetteva di separarli dall’acqua.
Tuttavia l’inventore della lavatrice è storicamente un teologo, Jacob Christian Shaffern, il quale nel 1767 andò ad applicare la prima idea di centrifuga.
Un meccanismo naturale in base al quale, grazie alla rotazione, si separano due sostanze di densità differente.
In realtà, la lavatrice di Shaffern funzionava per lo più con un principio di sfregamento, che portava spesso a dei danni al bucato. Comunque si era aperta la strada a nuove invenzioni per lavare i panni in modo più rapido e funzionale.
Come erano le prime lavatrici
Nella storia delle lavatrice la data del 1860 segna l’inizio dell’evoluzione che porterà alle versioni odierne.
Infatti, il primo macchinario che si avvicina al concetto di lavatrice fu sviluppato da un inglese Thomas Bradford.
La sua idea fu quella di costituire una gabbia ottagonale in legno contenuta in una scatola più grande in cui veniva inserita l’acqua saponata.
Il macchinario veniva azionato da una manovella, la quale permetteva alla gabbia interna di muoversi e lavare i vestiti.
Tuttavia, in contemporanea a Bradford un mercante americano, William Blackstone, creò nel 1873 un modello ancora più efficiente, portando gli storici a considerare lui come l’inventore della lavatrice moderna.
La lavatrice di William Blackstone
La creazione del modello William Blackstone nasce come regalo a sua moglie, al fine di alleggerire il carico dei lavaggi del bucato giornaliero.
La macchina era più sofisticata rispetta alla versione di Bradford. Infatti, era costituita da un barile di legno all’interno del quale veniva inserito il bucato, l’acqua e il sapore.
Il sistema poggiava su dei pioli che muovendosi, grazie a un’azione manuale effettuata attraverso una manovella, permettevano di lavare i panni e di separarli dal sapone.
Una versione che ebbe un discreto successo e che venne commercializzato dal mercante, il quale fondò una sua azienda a New York, diventando il primo produttore di lavatrici al mondo.
Quando è stata inventata la lavatrice: la prima versione elettrica
Con la diffusione della corrente elettrica la storia della lavatrice ha subito una nuova evoluzione. Nacque la prima forma di elettrodomestico elettrico per lavare i panni. L’invenzione è legata al nome di Alva Fisher.
In questa versione era presente un cestello in metallo, inserito in un involucro mosso da un motore elettrico.
Una versione molto simile a quelle odierne, dato che permetteva la centrifuga e non richiedeva più la forza meccanica.
Ben presto la società Hurley Electric Equipment Company di Fisher portò sul mercato una versione in serie chiamata Thor.
Questo modello aveva però un difetto. Spesso, il motore andava in corto, dato che il cestello non era ben isolato e perdeva acqua. In ogni caso si era aperta la strada alla creazione di un sistema automatico.
Storia della lavatrice: le versioni smart
Per arrivare a delle versioni sicure e che diedero forma a quelle moderne, si deve attendere l’intervento di Joe Barlow e John Seeling, proprietari della Speed Queen.
Essi quali apportarono una serie di modifiche fondamentali come:
- un sistema di scorrimento multidirezionale;
- un motore elettrico impermeabile;
- un sistema che permetteva di regolare le velocità;
- l’aggiunta della centrifuga.
Questo modello divenne il primo a essere utilizzato da più del 70% delle famiglie americane e da cui si svilupparono tutti gli altri. Nel 1946 questa versione sbarca anche in Europa e in particolare in Italia.
Da quando è stata inventata la lavatrice moderna, il modo di fare il bucato è completamente cambiato, migliorando la comodità e la qualità della pulizia dei capi.
Lavatrici e ambiente: le idee per risparmiare
Trovare nuove modi per fare il bucato e ottimizzare le prestazione della lavatrice ha portato negli anni all’aggiunta di nuove migliorie. Si è passato dall’apertura frontale del cestello a quella superiore che permette di guadagnare spazio.
L’evoluzione tecnologica ha ridotto la grandezza dei motori e dell’elettrodomestico rendendoli più efficienti e con risultati maggiori. Sono stati aggiunti programmi di lavaggio e la possibilità di gestire le varie funzioni.
Inoltre, con la sviluppo digitale le lavatrici sono diventate smart, prevedendo la programmazione e la possibilità di controllarle attraverso un sistema domotico.
In particolare, negli ultimi anni se è posta massima attenzione a combinare uno strumento efficiente con un basso consumo di energia, con la creazione di diverse classe energetiche.
Tra quelle a consumo più basso vi sono le versioni A+ e A++.
Inoltre, dato l’aumento dell’energia, sono diverse le soluzioni odierne che permettono di ottenere un bucato pulito e igienizzato risparmiando energia.
Un esempio è la lavatrice a pedali, che funziona attraverso un’azione meccanica e rende possibile fare il bucato in 10 minuti.
O ancora l’applicazione di principi attivi naturali come l’ozonizzatore Igenial.
L’invenzione della lavatrice e l’innovazione di Igenial
L’ozonizzatore Igenial è un apparecchio da installare vicino alla lavatrice che ha cambiato il modo di fare il bucato.
Infatti, permette di aggiungere all’acqua un gas naturale come l’ozono, con l’aggiunta di una molecola di ossigeno al liquido.
In questo modo si sfrutterà la capacità di questo gas per ottenere:
- pulizia profonda
- salvaguardia dei tessuti
- completa igienizzazione
- protezione dei colori
Con Igenial si potrà effettuare un lavaggio senza detersivo, riducendo l’impatto ambientale e ottenendo una sicura igienizzazione.
Infatti, l’acqua ozonizzata è microbiologicamente pura e quindi priva di batteri.
Inoltre, si avrà la possibilità di ridurre i consumi, con un lavaggio a basse temperature e l’opportunità di unire bianchi e colorati. Infine, l’ozonizzatore Igenial permette di ridurre la manutenzione, contrastando la produzione di calcare.