Quando si lavano i maglioni di lana bisogna prestare attenzione al loro lavaggio, in quanto è facile danneggiarli.
La lana è una fibra tessile ricavata da vari animali, come pecore, capre , cammelli ecc…
Estremamente delicato, in quanto tale deve essere trattata con i guanti, dedicandole tempo ed energie. Se si eseguono le istruzioni alla lettera, il risultato sarà certamente apprezzatissimo.
La sua produzione e lavorazione ha varie fasi. Dopo la tosatura, la lana viene passata ai lanifici, dove viene pulita e “pettinata”. Solo dopo la fase di pulitura il materiale viene successivamente passato alla tessitura.
Come lavare la lana e proteggere le fibre
Bisogna partire dal presupposto che maglioni e sciarpe in lana vanno lavati solo se strettamente necessario. Questo perché per una fibra delicata come quella di lana, anche un semplice lavaggio può rappresentare uno stress eccessivo.
Il segreto per come lavare la lana sta tutto nel leggere con la massima attenzione l’etichetta. Seguendo le indicazioni riportate e leggendo i simboli si ha la certezza di seguire il trattamento adeguato per quel prodotto.
È consentito anche seguire un trattamento leggermente più delicato rispetto a quello riportato, senza tuttavia discostarsi eccessivamente dai valori di riferimento. Se viene indicato di lavare i maglioni in lavatrice a 30 gradi, non è consigliabile ricorrere a un lavaggio in acqua fredda. Queste perchè le fibre potrebbero distendersi eccessivamente.
In merito alle temperature, è fondamentale mantenere altro accorgimenti. È indispensabile garantire una temperatura costante al capo. Se le fibre di lana sono sottoposte a stress termici, tendono a compattarsi perdendo la morbidezza tipica del materiale, infeltriendosi.
Per garantire un’omogenea temperatura dell’acqua nel caso in cui si ricorra a un lavaggio a mano, si può pensare di aggiungere frequentemente acqua tiepida al recipiente in cui il capo in lana è stato posto in ammollo. Se si adopera una lavatrice, invece sarà l’elettrodomestico stesso a mantenere la temperatura costante.
Quali detersivi utilizzare per il lavaggio dei maglioni di lana
In molte guide in merito a come lavare i vestiti, il detersivo più consigliato in assoluto è il sapone di Marsiglia. Non è un caso che tutti gli amanti della pulizia suggeriscano l’impiego di questo particolare sapone francese per la detersione dei capi. Il motivo sta nella sua incredibile delicatezza e nella sua elevata efficienza nel lavaggio di indumenti e superfici.
Anche per la lana il sapone di Marsiglia è particolarmente indicato. Questo delicato preparato vegetale effettua la sua azione detergente intrappolando lo sporco, senza però irrigidire, o interagire negativamente con le fibre tessili.
Nel caso in cui non si desideri adoperare il sapone di Marsiglia, è bene reperire in commercio un prodotto studiato a hoc per la lana, ancor meglio se ecologico e completamente naturale. In alcuni detergenti possono essere presenti componenti in grado di dare reazioni avverse con la lana, da evitare assolutamente.
È del tutto sconsigliato adoperare preparati contenenti contemporaneamente detersivo e ammorbidente, del tutto inadatti a un tessuto delicato come la lana. Si tratta di un errore grossolano e legato all’inesperienza, come lavare capi bianchi e colorati insieme.
Come recuperare i maglioni di lana macchiati o danneggiati e il loro lavaggio
Esistono numerosi rimedi della nonna per maglioni infeltriti ai quali ricorrere per recuperare un capo di lana danneggiato. La caratteristica principale della lana infeltrita è che risulta molto compatta e ruvida al tatto, avendo perso la sua tipica morbidezza. La lana infeltrita tende a ridurre le proprie dimensioni, proprio perché aumentano le interazioni tra le singole fibre.
Per fortuna, se si seguono i giusti consigli, si tratta di un fenomeno completamente reversibile.
Uno dei rimedi migliori per recuperare un maglione di lana infeltrito consiste nell’adoperare acqua e bicarbonato. È bene utilizzare acqua dolce (con un basso valore di gradi francesi) e in tre litri di acqua a temperatura ambiente scioglierci circa 5 cucchiai di bicarbonato.
A questo punto è sufficiente immergere il maglione in ammollo nella soluzione, mantenendo la temperatura costante (per quanto possibile). Lasciamolo in queste condizioni per circa 24 ore. A seguito di ciò, è sufficiente effettuare un comune lavaggio (nelle giuste condizioni), per riottenere un perfetto maglione.
Alternativamente si può utilizzare una soluzione fatta in parti uguali di latte e acqua. I grassi contenuti nel latte, che hanno una consistenza cremosa, possono aiutare a limitare le interazioni tra le fibre di lana, invertendo il fenomeno dell’infeltrimento. Si tratta di un rimedio estremamente delicato, adatto anche al trattamento di maglioni di Cashmere.
Un altro comune problema incontro al quale possono andare i maglioni di lana sono le macchie. Se per esempio una macchia di sugo investe uno splendido maglione bianco, trovare la soluzione per detergerlo senza danneggiarlo può essere complicato.
In realtà per combattere le macchie più difficili basta utilizzare una soluzione di acqua e aceto, più o meno concentrata a seconda della “resistenza” della macchia. L’azione dell’aceto non solo elimina le macchie, ma consente anche di deodorare e di fissare il colore originario delle fibre.
Con questi consigli si possono facilmente recuperare i maglioni di lana, sporcatisi in seguito a una sfortunata cena, o quelli lavati in maniera inadeguata.
La fase di asciugatura per il lavaggio dei maglioni di lana
Per comprendere bene come lavare il Cashmere e tutte le altre tipologie delicate di lana senza provocare l’infeltrimento, è necessario eseguire correttamente l’asciugatura.
Si tratta di un dettaglio da non trascurare per salvaguardare il materiale nel tempo.
Innanzitutto, vi è il divieto assoluto di ricorrere alla centrifuga e a qualsivoglia altro sistema di “strizzamento” del tessuto. Asciugare in questo i capi non può che portare a un ulteriore aumento della compattezza.
Al contempo serve rimuovere l’acqua in maniera celere dal tessuto, poiché se questa permane tra le fibre può formare cattivi odori, difficili da eliminare. La soluzione più indicata è quella di tamponare l’indumento con un panno assorbente asciutto per rimuovere l’acqua in eccesso, prima di stenderlo ad asciugare.
Stendere il bucato sembra un’azione molto semplice, ma per capi molto sensibili come quelli in lana bisogna adottare alcuni accorgimenti. Anche in quella che viene convenzionalmente riconosciuta come l’ultima fase del ciclo di lavaggio, non bisogna abbassare la guardia.
È opportuno evitare di stendere i maglioni in verticale, poiché il peso della zona sottostante – notevolmente aumentato a causa dell’acqua imbibita – potrebbe provocare la deformazione dell’area in prossimità della quale vengono applicate le classiche mollette; a tal proposito, quindi, è preferibile utilizzare uno stendibiancheria orizzontale sul quale adagiare delicatamente il capo.
In conclusione, un altro errore che si compie comunemente è quello di esporre il capo direttamente alla luce del sole. Anche i raggi solari possono provocare l’infeltrimento, oltre ad avere la capacità di scolorire irrimediabilmente gli indumenti.
Per questo motivo, i maglioni di lana devono essere posti in un luogo fresco e ventilato, ma non direttamente colpito dai raggi solari (soprattutto nelle ore più calde della giornata).
Seguendo scrupolosamente questi consigli, avrete l’assoluta certezza di conservare il vostro maglione di lana preferito nelle condizioni ideali per moltissimo tempo.